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Il Battesimo di Gesù lungo le rive del Giordano trova il suo naturale epilogo nella chiamata dei primi discepoli. A dire il vero, l’evangelista Giovanni racconta che non fu Gesù a chiamare ma fu il Battista ad indicare ad alcuni suoi seguaci l’Agnello di Dio, Colui che andava seguito da quel momento in poi.

L’episodio narrato da Marco, all’inizio della sua lunga “giornata” del capitolo 1, ci porta qualche chilometro più a sud, lì dove il Giordano sfocia nel lago di Tiberiade, nei pressi di Cafarnao, il villaggio di Pietro e degli altri pescatori.

Lì Gesù pronuncia un forte sollecito: “Venite, vi farò pescatori di uomini!”.

Non è più il momento di dubitare. La risposta deve essere immediata e generosa. Se ancora qualcuno conservasse delle remore, ora è il momento di andare.

Gesù trasformerà così quei discepoli, cioè ascoltatori, in apostoli, cioè inviati.

Il racconto di Marco si snoda intorno a quel lago e a quei villaggi, che sembrano essere l’ombelico del mondo. I primi discepoli, chiamati a seguire Gesù, assistono ai segni che accompagnano la sua predicazione: il Regno di Dio è in mezzo a noi!