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CRISTO, TU CI SEI NECESSARIO

Il Cristianesimo non è una filosofia tra le tante, o una morale perfetta. Il Cristianesimo è la relazione con la persona di Gesù Cristo. E siccome la fonte e l’origine di tutto l’apostolato della Chiesa è Cristo mandato dal Padre, è evidente che la fecondità dall’apostolato dei laici dipende dalla loro vitale unione con Cristo, poiché il Signore dice: “Chi rimane in me ed io in lui, questi produce molto frutto, perché senza di me non potete fare nulla” (Gv 15,5).
Solo Cristo è la strada verso la realizzazione dei desideri più profondi del cuore dell’uomo.

Sant’Ambrogio esclamava: “Tutto abbiamo in Cristo, tutto è Cristo per noi. Se tu vuoi curare le tue ferite, Egli è medico. Se sei oppresso dall’iniquità, Egli è giustizia. Se hai bisogno di aiuto, Egli è vigore. Se temi la morte, Egli è la vita. A Lui è legato il nostro destino, a Lui la nostra salvezza”.
Giovanni Paolo II aveva iniziato il suo pontificato invitando ad aprire le porte a Cristo: “Non abbiate paura! Aprite, spalancate le porte a Cristo!… Aprite i confini degli Stati, i sistemi economici, quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa che cosa c’è dentro l’uomo. Solo Lui lo sa!”.
E nella sua prima lettera enciclica “Redemptor hominis” scrive ancora: ”Il Redentore dell’uomo, Gesù Cristo, è centro del cosmo e della storia” e ancora “la verità è Gesù Cristo, venuto nel mondo per rivelarci e donarci l’amore del Padre. Siamo chiamati a testimoniare questa verità con le parole e soprattutto con la vita.
Gesù è al centro del piano divino della nostra salvezza.

Egli è essenziale, è necessario, è indispensabile per le nostre relazioni con Dio. E, siccome dalle nostre relazioni con Dio dipende la nostra eterna salvezza, dipende la nostra concezione della vita, dipende la nostra moralità, dipende il nostro giudizio sulla dignità e sul destino della vita e sulla fratellanza umana, Cristo è la chiave di volta di tutto il sistema di pensiero e di vita che da Lui s’intitola…

Nascerà quindi spontaneo il bisogno di conoscerlo meglio. Egli stesso, nel Vangelo si definisce come “mezzo” col quale possiamo conoscere il Padre: ”Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio avrà voluto rivelarlo” (Mt 11,27).
L’arcivescovo di Milano, Giovan Battista Montini, futuro Papa Paolo VI, scriveva:

“O Cristo, nostro unico Mediatore,
Tu ci sei necessario per venire in comunione con Dio Padre, per diventare con Te, che sei Figlio unico e Signore nostro, suoi figli adottivi, per essere rigenerati nello Spirito Santo.
Tu ci sei necessario, o solo vero Maestro delle verità recondite e indispensabili della vita, per conoscere il nostro essere e il nostro destino, la via per conseguirlo.
Tu ci sei necessario, o Redentore nostro, per scoprire la nostra miseria morale e per guarirla; per avere il concetto del bene e del male e la speranza della santità; per deplorare i nostri peccati e per averne il perdono.
Tu ci sei necessario, o Fratello primogenito del genere umano, per ritrovare le ragioni vere della fraternità tra gli uomini, i fondamenti della giustizia, i tesori della carità, il bene sommo della pace.
Tu ci sei necessario, o Vincitore della morte, per liberarci dalla disperazione e dalla negazione e per avere certezza che non tradisce in eterno.
Tu ci sei necessario, o Cristo, o Signore, o Dio con noi (Mt 1,23), per imparare l’amore vero e per camminare nella gioia e nella forza della tua carità, la nostra via faticosa fino all’incontro finale con Te amato, con Te atteso, con Te benedetto nei secoli.”

L’anno 2016 sta per concludersi e, mentre ringraziamo il Signore
per tutti i benefici da Lui elargiti sulle nostre vite,
chiediamo a Maria Immacolata, madre di Gesù e madre nostra,
di tenerci per mano e accompagnarci in questo percorso di fede
verso la più profonda conoscenza del Figlio suo benedetto
e verso una più rinnovata consapevolezza del nostro
compito di apostoli laici della preghiera
e missionari dell’amore di Dio nella comunità ecclesiale e sociale.
Che il nuovo anno ci porti
frutti fecondi di amore e carità evangelica.

31 Dicembre 2016, ultimo giorno dell’anno
• ore 17: Adorazione eucaristica;
• ore 18: Santo Rosario
• ore 18.30: Santa Messa e Te Deum di ringraziamento

6 Gennaio 2017, Epifania del Signore e primo venerdì del mese
• ore 17: Adorazione eucaristica;
• ore 18: Santo Rosario
• ore 18.30: Santa Messa e Te Deum di ringraziamento